La Musica. Generatrice di sentimenti e di movimenti corporei
Attraverso la musicoterapia, la persona, nel suo insieme mente-corpo, torna ad essere luogo dell’immaginario ed espressione della propria creatività. È un percorso esperienziale di conoscenza di se stessi attraverso il contatto con il “proprio corpo”; l’obiettivo è quello di scoprire attraverso la musica un nuovo modo di “stare”, “dare forma” alle proprie emozioni nonché “sentirsi” per il “piacere di esserci”, conoscersi attraverso il vissuto sonoro del singolo e del gruppo, aprirsi agli altri e percorrere insieme un nuovo cammino per vedere se stessi e gli altri sotto una nuova luce, capire la differenza tra Kronos e Kairos, tempo interiore e tempo esteriore, prendere coscienza del proprio sé uguale e diverso da quello degli altri, risvegliare una nuova coscienza del sé, vedere analogie e differenze tra interno ed esterno a livello fisico e sonoro, armonizzandosi con l’ambiente che comprende il gruppo, conoscere e seguire gli strumenti propri dell’uomo, primo fra tutti il respiro energia dinamica, armonizzando suono – voce – sensi, esprimere se stessi attraverso i canali visivo, uditivo e cinestesico, l’espressione, il confronto con l’altro, la trasformazione, muovendosi in uno spazio conosciuto, usare la creatività, le proprie risorse interiori per trasformare se stessi e gli altri e percepire nuovamente ciò che ci circonda.
La musica, adeguatamente studiata sotto forma di “improvvisazioni musicali”, ci apre il vasto mondo di sogni e dell’immaginazione. Nello stesso tempo è in grado di promuovere l’espansione e l’esplorazione in ciascuno di noi delle potenzialità spaziali e dinamiche del corpo; in questo senso, ampie si rivelano, le possibilità educative e riabilitative. Le “improvvisazioni musicali” si comportano come “rivelatori”: inducono in noi un’immagine, una forma, uno stato d’animo, un movimento, una certa intensità fantastica e motoria. La musica, predisposta per queste finalità educative e riabilitative, quasi si materializza, acquistando spessore, tensione, leggerezza. Le stimolazioni diventano come “parole”, si animano, ci parlano, ora in modo ardente ora melanconico, ora umoristico, ossessivo, meditativo. La musica opportunamente strutturata potrà svolgere pertanto una duplice funzione:
a) come “creatrice” di vita interiore; producendo stati effettivi ed emotivi, provocando impressioni, sensazioni, immagini, reazioni soggettivi ;
b) come “induttrice cinetica”, promuovendo movimenti ritmico-estetici del corpo.
Il corpo, nella sua mobilità articolatoria, oppure immobile, flessibile, plastico, entrerà in risonanza con la musica. Esso si trasforma, sotto lo stimolo musicale, in coreografie di movimento, varie, intense, leggere, pesanti, brevi, e continue. Questa simbiosi musica-espressione corporea è un modo di essere naturale che, a sua volta, produce emozioni e stati d’animo. La musica invece come induttrice cinetica, arricchisce il vocabolario gestuale, l’espressività corporea, permettendo così di scoprire le risonanze semantiche del corpo umano, in cui ci si ascolta e ci si ritrova per conoscersi meglio; aumenta la fiducia in se stessi. Si rivaluta il quotidiano, attraverso un ritmo che sia il nostro; si impara a comunicare in modo efficace; si scoprono modalità più creative di gestire le nostre emozioni, per uno sviluppo personale.
Il lavoro musicoterapeutico sul corpo è un lavoro sulle emozioni, sul modo di essere al mondo, di relazionarsi con sé e con gli altri, in un percorso dove la narrazione di sé è la cornice di tutto questo. L’improvvisazione parte dall’ascolto di sé, dalle proprie sensazioni ed emozioni e dall’ascolto dell’altro e del suo mondo interno, che si manifesta attraverso il suo corpo tramite la comunicazione non verbale e i suoni che produce con il proprio strumento. L’esperienza prediligerà la relazione, la comunicazione e il contatto con se stessi e gli altri. La percezione profonda di sé dell’altro nell’ambito della relazione musicale. L’improvvisazione è la modalità più efficace e trasformativa, sia nella terapia che nel nostro vivere quotidiano; modalità di espressione per andare oltre la sola esecuzione musicale, verso una espressione libera, spontanea, intuitiva, capace di manifestare con i suoni, i moti della nostra anima e il nostro rapporto con lo strumento.
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